lunedì 8 aprile 2013

Caponata

La caponata è un noto piatto siciliano, molto usato nelle feste natalizie, composto da verdure fritte e condite con salsa agrodolce; esiste una ricetta base e molte varianti, con nomi leggermente diversi, come ad esempio la “caponatina”, che è simile alla caponata negli ingredienti, ma diversa nella preparazione; non è agrodolce, ed assomiglia di più ad una parmigiana. L’origine del nome caponata, è incerta: secondo alcuni sarebbe una parola di derivazione catalana, ricetta che prevedeva tra gli ingredienti dei pesci, tra i quali il “pesce capone” e molluschi come il polpo, ed è successivamente entrata nella tradizione regionale come piatto povero con le verdure al posto del pesce; altra attinenza con la Spagna la troviamo con la parola “capon”, che era un biscotto consumato dai marinai spagnoli. Secondo altri il nome caponata discenderebbe dal termine marinaro “cappone”, cioè grosso paranco o dal termine latino cauponae, ovvero il nome delle taverne romane dove certamente questo piatto era sempre pronto per essere servito. Una cosa è certa: in antichità la caponata era molto diversa da quella che conosciamo oggi; infatti, fino al Seicento non si conosceva la melanzana, mentre il sedano, conosciuto fin dall'antichità, non veniva usato in cucina ma solo a scopo decorativo.

INGREDIENTI


■ PREPARAZIONE

Caponata
Lavate, mondate e tagliate a cubetti (1), di circa 1,5 cm di lato, le melanzane (del tipo allungato) e disponetele a strati in un colapasta o setaccio, spolverizzandole con del sale grosso (2), affinché perdano l’amaro (3). Lasciatele riposare così per almeno un'ora. 
Caponata
Intanto, tagliate i gambi di sedano a listerelle (4) e sbollentateli dentro ad una pentola con dell’acqua salata, poi scolateli, asciugateli con della carta da cucina (5) e soffriggeteli in olio d’oliva a fuoco basso (6). 
Caponata
In un'altra padella, fate soffriggere in olio d’oliva le cipolle affettate (7), e unite, quando saranno appassite, i capperi dissalati (8), i pinoli e le olive denocciolate (9), facendo soffriggere il tutto per altri 10 minuti.
Caponata
A questo punto aggiungete i pomodori spezzettati o tagliati a cubetti (10) e fate cuocere per circa 20 minuti a fuoco vivace. Intanto scolate e sciacquate le melanzane, asciugatele con la carta da cucina (11) e friggetele in olio di oliva dentro ad una capiente padella (12), nella quale dovrete unire tutti gli ingredienti da voi precedentemente preparati. 
Caponata
Quando le melanzane saranno ben rosolate, unite i gambi di sedano, il composto con i pomodori (13) e amalgamate bene il tutto a fuoco basso. Cospargete poi gli ingredienti in padella con lo zucchero (14) e aggiungete il mezzo bicchiere d'aceto (15), cuocendo ancora a fuoco moderato fino a che l’odore dell’aceto sarà sfumato. A questo punto la vostra caponata è pronta: lasciatela raffreddare e servitela con delle foglie di basilico intere e spezzettate.

■ CURIOSITÀ
Bisogna fare attenzione a non confondere la “caponata” siciliana con la “capponata” o “capponalda” ligure. Sicuramente tra di loro sono lontane parenti, specialmente nel nome che sembra avere origini comuni. Certe interpretazioni infatti fanno risalire questi nomi all’espressione goliardica “cappone di galera”, usata ai tempi, nella quale la preparazione gastronomica veniva associata ad un cibo da rematori di navi, costituito da gallette imbevute nell’aceto (alimenti molto presenti nella attuale cucina ligure). Ovviamente il tutto era detto in chiave ironica, in quanto il cappone era certamente un cibo prezioso e raffinato, non alla portata dei poveri rematori.


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